Mentre la serie sudcoreana Squid Game impazza, noi vi portiamo al cinema grazie all’Istituto culturale coreano

Mentre la serie sudcoreana Squid Game impazza, noi vi portiamo al cinema  grazie all’Istituto culturale coreano

In queste settimane mentre sui giornali si legge solo della serie sudcoreana Squid Game, non potevamo che essere sul pezzo. Per l’Istituto Culturale Coreano ci occupiamo di Korean Week del Cinema a Roma e l’Università Sapienza (Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale) avrà il compito di inaugurarla. L’Ateneo romano sarà protagonista con un incontro dedicato all’Hallyu, l’onda coreana, anche cinematografica, che ha travolto il mondo e l’Italia con i suoi teen ager. La rassegna, organizzata dall’Istituto Culturale Coreano, in collaborazione con Asiatica Film Festival, presenterà una decina di opere tra film e documentari sottotitolati, per la maggior parte inediti in Italia, alla Casa del Cinema, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Con l’occasione saranno presentati i cortometraggi del K-Lab, un laboratorio “didattico esperienziale” realizzato con il Centro Sperimentale di Cinematografia, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti.

«La Korea Week di quest’anno – commenta Choong Suk Oh, Direttore dell’Istituto Culturale Coreano – è dedicata principalmente al Cinema Coreano. Ci è sembrato doveroso da parte nostra presentare questo mondo che, pur avendo avuto in questi ultimi anni un boom di notorietà a livello mondiale con film come “Parasite” e “Minari” o ancor più recentemente con drama come “Squid Game”, ha ancora molti lati affascinanti da scoprire. E per questo ci siamo affidati a uno dei festival più esperti di cinema asiatico come Asiatica Film Festival del direttore artistico Italo Spinelli. Come Istituto abbiamo però fatto un passo in più collaborando con uno dei più antichi e prestigiosi centri formazione sulla settima arte: la Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinema. Il risultato sono cinque cortometraggi in cui la Corea è stata narrata, con gli occhi del cinema, da giovani registi italiani che presenteremo appunto alla Korea Week Cinema».

Commenta Italo Spinelli: «Sono molto felice di questa collaborazione con l’Istituto Culturale Corea e il Centro Sperimentale di Cinema. Asiatica Film Festival ha costantemente rivolto lo sguardo alla Corea del Sud, un paese, con i suoi oltre 50 milioni di abitanti, dall’industria cinematografica in continua crescita e acclamata nei maggiori festival mondiali. In occasione della Korea Week verranno proiettati film che rappresentano varie sfaccettature dell’identità, non solo cinematografica, del Paese. Tra i film presentati in anteprima segnaliamo “Introduction” di Hong Sang-soo, regista sceneggiatore pluripremiato nei maggiori festival (Berlino, Cannes, Venezia, Locarno, Busan), con una storia intimista in b&w di 70 minuti, il suo 25° film.

Al suo esordio, la regista Lim Sun-ae affronta in “An Old Lady” il tema di un’aggressione sessuale fuori da qualsiasi parametro usuale. “Homeless” di Lim Seung-hyeun, con sincerità e divertimento, presenta un tema realistico e sensibile in una capitale, Seul, con venti milioni di cittadini, una delle città più abitate sul nostro pianeta. “Fighter” di Yun Jero, incentrato sulla storia di una donna nordcoreana esule, rifugiata a Seul, protagonista di un riscatto umano, magistralmente interpretato dall’attrice Lim Sung-mi. Tra i documentari, il sontuoso, commovente “My Love don’t cross that river” di Jin Mo-young che ha seguito per più di un anno un’anziana coppia, sposata da 76 anni, in un piccolo paese di montagna. Altri titoli arricchiranno l’esplorazione delle molteplici identità artistiche coreane, attraversando la cinematografia contemporanea di un paese che ha raccolto consensi a livello globale. Un evento speciale, un’occasione irripetibile, da non perdere».

La Korea Week Cinema sarà inaugurata il 10 novembre da una introduzione sul cinema coreano presso Sapienza Università di Roma con Italo Spinelli. La lezione è inserita all’interno di un ciclo di seminari di semiotica della cultura dal titolo: “Comunicare il cultural heritage: l’hallyu come attivatore di traduzione”.

Le organizzatrici del seminario, le professoresse Isabella Pezzini e Bianca Terracciano del CoRiS, il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale di Sapienza, commentano: «Il “fenomeno coreano” è di tale portata da attirare l’interesse de La Sapienza, l’ateneo più grande d’Europa. Le narrazioni mediali costruiscono l’idea di “coreanità” nel mondo, lo dimostrano il cinema d’autore premiato agli Oscar, i k-drama e il k-pop che sono tra i pilastri dell’Hallyu, “l’ondata coreana”, ovvero il successo dei prodotti culturali della Corea del Sud. L’Hallyu è un insieme di storie che manifesta l’innovazione dirompente del “potere dolce” della Corea. L’Hallyu ha reso riconoscibile in tutto il globo il cultural heritage coreano e lo ha fatto tramite forme di comunicazione innovativa ancora poco praticate in Occidente, specialmente in Italia».

Durante la manifestazione saranno trasmessi in anteprima i cortometraggi del K-Lab, un laboratorio “didattico esperienziale” che ha portato gli allievi registi della Scuola Nazionale di Cinema, a produrre un ciclo di cortometraggi sui diversi temi come il Kimchi, il Taekwondo, il K-pop, Webtoon e l’Hanji.

Dichiara la Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale: «Il Centro Sperimentale di Cinematografia ha collaborato con l’Istituto Coreano con un progetto rivolto ai propri studenti. Il Korea Lab ha portato gli allievi registi a realizzare una web serie che, episodio dopo episodio, ha raccontato la Corea con gli occhi del cinema. Il CSC è riconosciuto tra le più prestigiose scuole di cinema al mondo ed è da sempre rivolto al dialogo con l’esterno, con il mondo del cinema e della produzione; è proprio questo uno dei punti di forza della scuola diretta dal Preside Adriano De Santis. Il progetto K-Lab ha visto direttamente coinvolti gli allievi della Sede Lombardia del CSC, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti. I futuri registi hanno intrapreso un percorso didattico specifico per questo laboratorio, che li porterà a conoscere la Cultura Coreana, e che si intreccia con la fase di ideazione e scrittura della serie, a cui seguirà l’avvio dei set e delle riprese, fino a realizzare un prodotto completo».

La Korea Week si completa con due appuntamenti presso l’Istituto Culturale Coreano: l’evento di Cucina Coreana che si intreccia con il Cinema Coreano e i K-Drama “Ciak Si mangia!” dove i protagonisti della serie che è stata pubblicata sul canale YouTube dell’Istituto Culturale Coreano mostrano alcune ricette, tra le più famose, tratte appunto da film coreani e K-Drama. Da non dimenticare anche Dallae’s story, uno spettacolo non verbale (spettacolo in proiezione) in cui interagiscono attori e burattini carico dei colori della Corea che racconta la Guerra di Corea tramite gli occhi di una bambina.