Encanto accanto a Nuove Radici e al Consolato degli Stati Uniti per raccontare la diversity leadership

Encanto accanto a Nuove Radici e al Consolato degli Stati Uniti per raccontare la diversity leadership

L’Italia sta diventando sempre più velocemente un Paese multiculturale e questo porta con sé un cambiamento nella società. Nuove Radici, associazione – osservatorio sulla diversity leadership in Italia, in collaborazione con il Consolato Americano a Milano, organizza cinque appuntamenti per raccontare le nuove generazioni di medici, imprenditori, scrittori, artisti e attivisti a Milano, Parma, Vicenza, Genova e Torino. Si parlerà di inclusione e si porteranno casi concreti che possano essere di ispirazione per le nuove generazioni a inseguire i propri sogni.

In tutte queste esperienze emerge che la leadership si forma attraverso l’interazione di culture. I nuovi leader sono interpreti preziosi della globalizzazione perché hanno superato il concetto di nazionalità, consapevoli del proprio background migratorio. Secondo le stime dell’Istat, la presenza complessiva delle seconde generazioni in Italia di età compresa tra gli 0 e i 35 anni, nate in Italia da almeno un genitore straniero o giunte minorenni, è di oltre due milioni di persone. Inoltre oggi il 13% dei minorenni italiani ha almeno un genitore immigrato in Italia.

Giovani nati in Italia, o arrivati quando ancora erano bambini, sono i figli della prima generazione di immigrati. In Italia questi ragazzi hanno vissuto la maggior parte della loro vita, quando non tutta; qui oggi studiano e lavorano, alcuni hanno formato una famiglia. Non sono “stranieri figli di stranieri” o “stranieri di seconda generazione”, ma una nuova generazione di italiani. Purtroppo in Italia ci si focalizza su politiche migratorie emergenziali in merito all’accoglienza, manca un piano di integrazione e di valorizzazione delle minoranze etniche e la crescita sociale e demografica delle minoranze etniche sono un tema inesplorato. Nasce da qui la necessità di incontrare persone che hanno raggiunto un livello sociale particolare e confrontarsi con una realtà come quella statunitense, per imparare dall’esperienza di questa società che insegna che la convivenza non può che costruirsi sul riconoscimento reciproco. La sfida è quella di provare a tenere insieme, sia pure attraversata da tensioni e conflitti, diversità e uguaglianza. 

Il primo incontro si terrà il prossimo 29 ottobre alla Fondazione Riccardo Catella nel quartiere Isola a Milano, qui Nuove Radici e il Consolato Generale degli Stati Uniti daranno voce a Alberto Malanchino (attore), Tommy Kuti (rapper), Laurel Evans (food blogger), Aida Aicha Bodian (stilista, designer, blogger),  Luigi Cristopher Veggetti Kanku (pittore e scultore) e  Marina Kaminsky. Fra i relatori ci saranno anche cittadini americani che porteranno la loro testimonianza per allargare l’orizzonte e capire cosa è stato fatto nel Paese del melting pot che ogni giorno si interroga sulle condizioni delle minoranze etniche.

Nei mesi successivi gli incontri si terranno a Parma, Genova, Vicenza e Torino. Anche in questi appuntamenti ci saranno relatori che porteranno la loro esperienza e daranno suggerimenti e spunti di riflessione ai partecipanti su come rendere la diversità una ricchezza.