L’equilibrismo della comunicazione su Green Pass e mense

L’equilibrismo della comunicazione su Green Pass e mense

In queste ore ci stiamo occupando di mense e Green pass sui media, per conto di una delle aziende più importanti del settore della ristorazione collettiva e facility management. Da metà agosto, data in cui il Governo ha preteso che il servizio mensa fosse equiparato a quello dei ristoranti,  il nostro lavoro è stato quello di mappare posizioni a favore e contro il provvedimento di esibire il Green Pass, e di prepararci a fornire informazioni pratiche e una comunicazione efficace per conto del nostro cliente per rendere agevole la ripresa della pausa pranzo in azienda o a scuola, nonostante il provvedimento del Governo avesse lasciato molto in sospeso.

Ad aggiungere carne sul fuoco, sono scesi in prima linea i sindacati di molte imprese che considerano anticostituzionale il provvedimento. E anche in questo caso l’agenzia ha avuto il compito di seguire i flussi di quello che media e sui social riportavano sull’argomento  e allo stesso tempo valorizzare il lavoro del comparto che nel caos generale  riesce sempre trovare soluzioni per soddisfare le esigenze  di chi ha scelto di vaccinarsi e che quindi può accedere in mensa e chi no, con forniture di lunch box da consumarsi fuori dalla mensa.

Il settore della “grande” ristorazione pur mostrando sempre la massima disponibilità ad andare incontro alle aziende clienti deve fare i conti con l’impatto che i nuovi provvedimenti hanno sul business, facendo buon viso a cattivo gioco. Eppure il servizio mensa è un servizio prezioso per le aziende, al primo posto quando si parla di welfare per i dipendenti, ormai abituati a considerare la pausa pranzo sullo stesso piano di un buon ristorante. Per non parlare  di quanto i  genitori siano attenti ai pasti a nelle scuola per i propri figli. Allora forse di ristorazione collettiva se ne dovrebbe parlare di più e non solo e sempre in termini polemici riducendo un lavoro complessissimo alle rette o il costo pasto. Ne dovremmo parlare per l’impatto sociale che ha sulla nostra salute, il nostro benessere, sulla qualità della nostra giornata. Su come sono cambiati i menù e quanto stanno ancora cambiando, di quanto la mensa è diventata inclusiva proponendo piatti da tutto il mondo senza rinunciare alla scelta di ingredienti sempre più locali. Ma anche di quante restrizioni la grande ristorazione è costretta a sottostare  per garantire pasti in tutta sicurezza o di gare di appalto che richiedono di rispettare standard costosissimi a budget irrisori. Insomma un argomento che coinvolge milioni di consumatori di ogni età insieme a  milioni di operatori che ci lavorano che insieme partecipano a un sistema che per diverse ragioni resta sottostimato.  

Di seguito le posizioni delle associazioni del settore