In tempi di crisi il lettore sceglie il giornalismo di qualità

In tempi di crisi il lettore sceglie il giornalismo di qualità
Di Matteo Zoppi
Hanno fatto molto scalpore negli ultimi giorni le dichiarazioni di Urbano Cairo, fondatore di Cairo Communications e presidente di RCS MediaGroup e Cairo Editore, in un video trapelato sul web in cui l’imprenditore si rivolge ai dipendenti e agli stakeholders (qui il link https://bit.ly/2wUHJhZ) e parla con entusiasmo dei grandi numeri totalizzati nell’ultimo periodo tra La7, sito del Corriere e periodici del gruppo. Se da una parte le critiche di opportunismo e mancanza di sensibilità sono condivisibili dato il momento tragico che stiamo attraversando, dall’altra condividiamo anche il bisogno di motivazione e sostegno al grande lavoro che la stampa sta svolgendo in queste ore. Dopo oltre un decennio di crisi del settore dell’editoria e drammatiche perdite di posti di lavoro assistiamo a un cambio di passo, in cui l’informazione di qualità è tornata ad essere centrale.
Ma vediamo come si presenta il panorama editoriale attuale.
Secondo i dati Audiweb dalla prima settimana di marzo, in concomitanza con la diffusione del coronavirus a livello nazionale e le prime decisioni ufficiali del Governo italiano, si è registrato un aumento costante dei numeri relativi alle visite ai siti d’informazione: +50% di variazione media rispetto alla settimana precedente nel periodo 2-8 marzo, +26,7% rispetto a quest’ultimo nel periodo 9-16 e +5,5% nella settimana successiva, mantenendo un impressionante +111,4% rispetto ad una settimana “media” (https://bit.ly/2R2BTC6).
In particolare, è interessante leggere i dati relativi alle singole testate (https://bit.ly/3438xsF): quella che ha registrato l’aumento di traffico maggiore è senza dubbio Il Sole 24 ore con un 210% di incremento percentuale rispetto al valore medio del singolo brand confrontato con i dati dei mesi precedenti; il primato appartiene comunque al Corriere, che vanta circa 3 milioni di utenti unici in più rispetto alla Repubblica, seconda in classifica. Nonostante un rallentamento nella terza settimana del mese, inevitabile dopo il boom nella seconda, testate come l’HuffPost Italia, Il Post e di nuovo Il Sole 24 ore registrano incrementi oltre il 40% rispetto a inizio mese.
Anche l’audience video vede un picco di traffico sui siti d’informazione (https://bit.ly/3bL65JX) : La7, emittente televisiva di proprietà di Cairo, è quella che registra un aumento maggiore in termini assoluti, ma anche tutte le altre testate ottengono dati estremamente positivi.
A proposito di emittenti televisive, inevitabilmente anche il loro settore osserva numeri importantissimi (https://bit.ly/2X0uQxG). Basti pensare che la settimana tra l’8 e il 14 marzo ha superato la settimana di Sanremo in termini di tempo totale speso; in generale, crescono gli ascolti di praticamente tutte le reti TV. Rai1 e Canale5 sono le emittenti con i numeri migliori, specialmente nella fascia oraria tra le 20.30 e le 22.30, in coincidenza con il telegiornale: entrambi contano 2,5 milioni di telespettatori, ma il primo registra un aumento del 46,2% da inizio febbraio, mentre per il secondo il dato dice 55,7%, dovuto al fatto che partisse da un’audience più bassa.
 
I dati parlano chiaro: complice la quarantena, la drastica riduzione di contatti con l’esterno e i continui aggiornamenti che arrivano sulla pandemia (i bollettini medici, i decreti governativi etc…) in questo periodo le persone sentono la necessità di informarsi molto più “urgente” rispetto alla normalità, soprattutto tramite i siti delle testate più autorevoli e le trasmissioni televisive, per essere sempre aggiornati su tutti gli sviluppi.
Al momento non sono disponibili i dati riguardanti quotidiani e periodici, ma il trend riguarda anche le copie cartacee: in molte regioni italiane (come in Trentino, o in Abruzzo https://bit.ly/3dN1qc9) le vendite non solo dei giornali locali, ma anche di quelli nazionali, sembrano essere in forte aumento rispetto ai numeri negativi del 2019. Con la speranza che anche quando sarà tutto finito si continui su questa strada, ricordando alla gente il valore dell’informazione di qualità ma anche dell’informarsi in sé, tramite fonti attendibili e autorevoli come i quotidiani.