Il 2023 l’anno dell’Impresa Saggia

Il 2023  l’anno dell’Impresa Saggia

L’Impresa Saggia è quella che cambia ad alta velocità portando vantaggi a clienti, dipendenti e territorio. E la cui comunicazione  è dedicata alla cura delle relazioni umane dentro e fuori l’azienda

Solo dall’Oriente poteva arrivare il suggerimento di unire alla parola saggezza quella dell’impresa. La pubblicazione del libro anche in Italia de “L’impresa Saggia” di  Ikujiro Nonaka e Hirotaka Takeuchi  – riconosciuti come i padri intellettuali del knowledge management, in particolare con l’opera The knowledge-creating company – è segno che i tempi sono maturi anche da noi. Grazie al prof Kazuo Inumaru abbiamo scoperto questo interessante testo, che eleggiamo a manifesto 2023 sulle nuove sfide che le imprese stanno affrontando a velocità sempre più sostenute creando nuove culture d’impresa più inclusive, sostenibili e partecipative per reagire al cambiamento. “L’organizzazione dovrebbe tendere a verità, bontà e bellezza, e avvicinarsi all’ideale. Per farlo però – dicono gli autori – devono agire con “saggezza pratica”. 

Proclamarsi promotori del cambiamento non è sufficiente se non si danno prove concrete di tale cambiamento. Secondo Nonaka è importante infatti assicurarsi che la mission dell’impresa, come ad esempio attivare una politica volta alla sostenibilità, abbia riscontri tangibili nella realtà aziendale di tutti i giorni. Come? “Bisogna mirare al meglio attraverso la pratica nel qui e ora, attuando una revisione meticolosa del risultato”, spiega Nonaka (Fare business, ma con saggezza. La ricetta di Ikujiro Nonaka, L’Espresso). La revisione del risultato diventa quindi uno strumento per verificare che l’operato aziendale coincida con la mission, vision e i valori dell’impresa.

A sostegno della propria tesi, Nonaka cita l’esempio emblematico di Sony. Le azioni del colosso giapponese sono schizzate alle stelle, grazie alla ridefinizione di mission, vision e valori aziendali da parte dell’ex presidente Hirai. Con l’obiettivo di riportare l’umanità delle emozioni e della creatività nella realtà aziendale, senza però abbandonare la tecnologia, Hirai ha motivato i suoi dipendenti e ne ha cambiato lo stile di vita. 

Questo tipo di approccio “human-centric” mette al primo posto la soggettività individuale e sovverte gli ormai consolidati schemi aziendali che rappresentano l’uomo come un capitale e niente di più.

Le «imprese sagge» – si legge nella sua presentazione – sono quelle capaci di incidere sulle relazioni umane per infondere nuove conoscenze nelle pratiche organizzative, convertendole in azione e innovazione continua a livello individuale, aziendale e sociale. 

Gli autori  Nonaka e Takeuchi  – declinano questa nuova teoria attraverso le storie di gruppi dinamici, longevi e sostenibili: da Apple a Honda, da  Shimano a Toyota, al MIT Media Lab a Sony. 

Il minimo comun denominatore di queste realtà è la qualità dei loro leader, che hanno saputo attivare le intere strutture per creare nuovi prodotti e nuovi processi, dai quali si sono generati benefici per i collaboratori, i clienti, la comunità e la società. Emerge un modello di leadership umano-centrica, capace di innescare circoli virtuosi di creazione di conoscenza e di attivare l’innovazione quale leva del cambiamento: una leadership che si estende ai vari livelli organizzativi ed è in grado di generare interazioni efficaci e comunicazioni condivise.  

La comunicazione sarà la vera protagonista, la leva capace di innescare il cambiamento e sarà necessariamente dedicata alla cura delle relazioni sia interne sia esterne, considerate sullo stesso piano d’importanza, un content universe con una sola voce e direzione quella delle persone. Fino a qualche anno fa la comunicazione interna era un po’ la cenerentola della funzioni di pubbliche relazioni e comunicazione, invece oggi in ordine di importanza dovrebbe assumere un ruolo strategico o addirittura guida rispetto a quella esterna, considerando i dipendenti i primi ambassador e influencer dell’azienda.  

A noi agenzie spetterà il compito di direzione d’orchestra per guidare le imprese verso un uso “consapevole” di questa fondamentale leva.

Gli autori

-Ikujiro Nonaka: tra i più autorevoli esperti mondiali di organizzazione d’impresa. Teorico dietro il successo di brand internazionali, noto per il modello di gestione aziendale “Seci” (Socialization, Externalization, Combination, Internalization) che punta all’acquisizione, lo sviluppo e la condivisione della conoscenza

-Hirotaka Takeuchi: docente della Harvard Business School