I social media trends in Europa da una ricerca firmata PR Boutiques International

I social media trends in Europa da una ricerca firmata PR Boutiques International
Il nostro network internazionale, PR Boutiques International,  ha condotto una ricerca sui social media trends in Europa.https://prboutiques.com/social-media-trends-in-europe/  .

Dai dati raccolti da PR Boutiques emerge come il nostro Paese sia l’unico ad aver assistito a una crescita nell’utilizzo di Twitter. Nel primo trimestre del 2020, con il blocco di COVID-19 in Italia, TikTok e Twitter sono cresciuti maggiormente rispetto ad altri social. Twitter è stata la grande sorpresa durante il periodo di lockdown con un incremento trimestrale del 25,2%, il secondo dato di crescita più alto dopo TikTok”. Il motivo? Twitter è una piattaforma che ti tiene aggiornato su quello che sta succedendo: è stato il primo, in collaborazione con il Ministero della Salute italiano a inizio febbraio, ad attivare un’area di informazione certificata su tutto ciò che riguardasse la diffusione di COVID-19, per evitare la crescita di disinformazione e fake news.

Altro dato interessante quello riguardante la disinformazione e le fake news: nel confronto con le risposte dei colleghi internazionali, gli italiani risultano la popolazione più preoccupata e sensibile al tema. Secondo i risultati del gruppo di ricerca sui mass media dell’Università Suor Orsola Benincasa, l’87% degli italiani ritiene che i social network non offrano più notizie credibili, e l’82% non è in grado di riconoscere le notizie false sul web. “Di conseguenza, gli italiani si affidano all’autorevolezza dei giornali per informarsi e tendono a diffidare delle altre fonti.

In generale, in tutti i Paesi coinvolti i diversi canali social vengono utilizzati in modo più o meno simile dalle stesse fasce d’età: TikTok e Snapchat sono peculiarità della Generazione Z, mentre YouTube è apprezzato anche dai più grandi della Generazione Y. Proprio questi ultimi si servono spesso di Twitter e LinkedIn, così come la Generazione X. Molto più trasversali restano i big, Facebook e Instagram, che oltretutto sono gli unici social utilizzati dai Baby boomers pressoché in tutta Europa. Infine, per quanto riguarda gli over 75, il trend è il non utilizzo dei social network se non una piccolissima percentuale. In Italia la bassa percentuale degli anziani è dovuta anche a questioni logistiche: basta pensare che da noi solo il 16% degli anziani possiede una connessione Internet.

TikTok sta crescendo a dismisura in Italia. Da settembre a novembre del 2019 l’app ha triplicato il suo pubblico in Italia da 2,1 milioni di utenti unici a 6,4 milioni, con un incremento del 202%, la crescita più alta nel panorama internet italiano. La motivazione è semplice: la generazione Z preferisce i contenuti visivi al testo.

I Millennials (Gen Y) sono cresciuti nell’era degli smartphone e apprezzano una buona user experience, quindi interagiscono su WhatsApp e si scambiano costantemente immagini su Snapchat, mentre per la Gen X, YouTube e Facebook sono quasi altrettanto popolari.

Per quanto riguarda i baby boomer, c’è un incredibile aumento di accessi su Instagram (60%) e WhatsApp (44%). Queste cifre vertiginose sono probabilmente legate a un cambiamento in un gruppo tradizionalmente poco entusiasta del digitale, ma che recentemente è diventato più progressista. In Italia però, solo il 18% della popolazione over 56 utilizza attivamente Facebook e ancora meno, il 9%, Instagram. Questa fascia d’età non sembra far parte della rivoluzione digitale, e questo è dovuto anche alla mancanza di infrastrutture: l’Italia ha infatti uno dei tassi di connettività più bassi d’Europa”. (In Italia, nel 2019, solo il 76% delle famiglie aveva accesso a internet, rispetto alla media dell’Unione Europea del 90%).

I social media vengono utilizzati dalle aziende soprattutto per il marketing B2C, in particolare Facebook e Instagram, mentre LinkedIn è quello preferito per il B2B.

In Italia LinkedIn è la piattaforma più utilizzata per la pubblicazione di “contenuti di proprietà” per promuovere le aziende e i loro CEO e top manager. Medium è un social più utilizzato dai giornalisti e dal mondo della stampa.

La pandemia di COVID-19 ha influenzato i trend dei social media: la quarantena in Italia ha aperto nuove esigenze di comunicazione, le applicazioni più scaricate dagli app store nel periodo tra marzo e aprile sono state Google Hangouts (in crescita dell’11,9% a marzo rispetto a gennaio 2020) e Zoom (l’utilizzo è aumentato del 5.000% a marzo rispetto a gennaio 2020). TikTok è ora tra i social media più scaricati. Nonostante la crescita forte crescita dei già citati TikTok e Twitter i social network più influenti in Italia (e che registrano il maggior numero di utenti mensili) restano comunque YouTube, Facebook, Instagram e LinkedIn.

I social media hanno sicuramente una certa influenza sulla spesa dei consumatori, ma la decisione di acquistare un prodotto o un servizio in Italia dipende da diversi fattori: Il 38% delle persone si affida ai social network, il 29% agli influencer, il 47% alla pubblicità televisiva, il 57% al passaparola (Blogmeter).

 Da 15 anni l’e-commerce in Italia cresce a due cifre. Non sorprende che negli ultimi mesi si sia assistito a un forte calo delle transazioni in settori che prima erano dominanti online, come il turismo, a favore di altri che un tempo erano considerati marginali, come l’alimentazione, i prodotti per la salute e la bellezza e l’editoria. Sono cresciuti anche gli acquisti online di elettronica e piccoli elettrodomestici. Il settore della moda sta soffrendo per la mancanza di necessità di nuovi capi di abbigliamento. Tuttavia, le piattaforme sociali non sono ancora così potenti per lo shopping online.

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