Votare Gabriella Bruschi a Milano per una città più innovativa in tema di ambiente

Votare Gabriella Bruschi a Milano per una città più innovativa in tema di ambiente

Per le elezioni amministrative di Milano stiamo seguendo la capolista candidata per Ambietalista Gabriella Bruschi, ex giornalista economica della Reuters. Gabriella si impegna politicamente per una Milano più vivibile, più verde, più innovativa, quella che tutti vorremmo vedere. Tra i suoi progetti di punta la Bicipolitana percorso ciclabili organizzati come linee della metropolitana, secondo un modello già attivo a Pesaro e in progetto a Parigi, con la ‘velopolitain’, in vista delle Olimpiadi del 2024. L’idea è quella di studiare linee di piste ciclabili secondo uno schema che ricalca quello della metropolitana.

“La voglia di andare a fondo e di approfondire le questioni è sempre stata la caratteristica del mio lavoro di giornalista. Non ricordo quanto tempo ho passato a sfogliare documenti e dossier per prepararmi a scrivere un articolo ma so bene che questo modo di affrontare le cose mi ha sempre accompagnata anche in altri ambiti.

La stessa voglia di approfondire mi ha fatto avvicinare ai temi ambientali e ai problemi della città di Milano, in cui vivo.

In questi ultimi anni mi sono impegnata come presidente del Comitato Coordinamento San Siro a trovare progetti e piani finanziari per salvare e valorizzare il Parco di via Tesio (5 ettari) e a ristrutturare e ammodernare lo Stadio San Siro puntando ad una vera riqualificazione della zona.

Inoltre è prioritario investire in una rete ciclabile metropolitana, come la bicipolitana di Pesaro, per offrire ai cittadini una mobilità green sicura.

In tutta Milano aree verdi piccole e grandi sono a rischio cemento e per questo, con altri cittadini, abbiamo costituito la Rete dei Comitati Metropolitani: per far tornare centrale il tema della salvaguardia dell’ambiente.

Ora mi candido alle prossime elezioni del consiglio comunale di Milano con Civica AmbientaLista perché credo che non possiamo sperare che siano gli altri ad occuparsi dei nostri problemi. Dobbiamo farlo noi in prima persona”.